Insieme alla scoperta del pavimento pelvico

Il pavimento pelvico svolge una funzione molto importante per tutto il corso della vita della donna e non soltanto in relazione alla gravidanza.
A Novara, eseguo visite di valutazione e trattamenti riabilitativi.

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Valutazione del pavimento pelvico

Il pavimento pelvico è un insieme di muscoli e legamenti che chiudono la parte inferiore della cavità addominale. La sua funzione è quella di mantenere gli organi pelvici (vescica, uretra, utero, vagina e retto) nella posizione corretta. La parte più esterna è chiamata perineo.

L’età e il parto possono influire sulla tonicità del pavimento pelvico, ma anche un’attività fisica eccessiva.

La valutazione del pavimento pelvico è una visita attraverso la quale comprendo e classifico lo stato di salute della muscolatura della donna e, se necessario, propongo il percorso riabilitativo più adatto.

Disfunzioni perineali

I problemi che maggiormente interessano questa parte del corpo sono legati alla sfera genito-urinaria-sessuale: i segnali più comuni sono frequenti episodi di perdita di urine e in altri casi incontinenza urinaria persistente; altri disturbi possibili sono vescica iperattiva, prolasso genitale, vulvodinia e vaginismo.

L’ipertono del pavimento pelvico è una contrattura della muscolatura pelvica, più frequentemente del muscolo pubo-coccigeo che circonda retto, vagina e uretra, che si verifica a seguito di comportamenti scorretti e/o patologie.

La vulvodinia è una percezione dolorosa a livello vulvare che in Italia colpisce circa il 15% delle donne. Non ha un target specifico. Si presenta soprattutto in età fertile, ma può presentarsi anche in altri periodi della vita di una donna, dalla pubertà alla menopausa.

La clitoridodinia è una patologia che rientra nella vulvodinia ma che invece di colpire la vulva si concentra solo sul clitoride.

La vestibolite è un’infiammazione che può coinvolgere la mucosa del vestibolo della vagina e della regione vulvare posta all’interno delle piccole labbra e intorno al bordo esterno dell’imene.

Si intende una condizione parafisiologica in cui la paziente induce in via del tutto involontaria una contrazione riflessa della muscolatura attorno alla vagina, impedendo la penetrazione da parte di un corpo esterno.

La dispareunia è una condizione che si accompagna spesso a vaginismo, una contrazione involontaria dei muscoli del pavimento pelvico che non permettono l’ingresso del pene nella cavità vaginale.

Il dolore pelvico è un sintomo riferito alla pelvi, ossia alla parte inferiore del tronco, che corrisponde al bacino. Questa regione confina in alto con l’addome, lateralmente con gli arti inferiori ed in basso con il perineo. Il disturbo è frequente nelle donne e può originare dagli organi pelvici o extra-pelvici.

La sindrome da vescica iperattiva è una condizione urologica definita da un insieme di sintomi – come il bisogno urgente di urinare – che non dipendono da altre patologie con manifestazioni simili (tra cui tumori della vescica, infezioni o malattie ostruttive delle vie urinarie).

Si tratta di infezioni urinarie acute sintomatiche che si ripetono periodicamente. Si distinguono dalle forme croniche di cistite (attinica, interstiziale) in cui sintomi sono costanti, non intervallati da periodi di completo benessere.

Lo stile di vita occidentale, con i suoi ritmi frenetici e con una dieta povera di scorie contribuisce pesantemente all’insorgenza della stitichezza. Le errate abitudini di vita non sono tuttavia l’unico fattore di rischio, spesso all’origine della stitichezza vi sono problemi ben più importanti come il prolasso della parte terminale dell’intestino.

L’incontinenza urinaria è una condizione caratterizzata dalla perdita involontaria di urina. Si tratta di una situazione di estremo disagio, soprattutto dal punto di vista sociale e relazionale, che colpisce in prevalenza le donne.

L’incontinenza fecale, la fuoriuscita incontrollata di feci e gas, è un disturbo che colpisce l’1-2% della popolazione. Si manifesta a vari livelli di gravità, con perdite modeste o con un’incapacità totale di controllare la defecazione.

Con l’espressione prolasso uterovaginale si intende la discesa verso il basso e talvolta fuori dall’introito vaginale di una o più strutture pelviche.

Può essere:
– vescicale;
– uterino;
– vaginale;
– rettale.

Tecniche riabilitative

Con l’obiettivo di migliorare lo stato di salute della muscolatura addominale e del pavimento pelvico della donna, eseguo questi trattamenti di riabilitazione.

La fisioterapia perineale prevede quattro fasi: a) presa di coscienza del perineo per imparare a sentirlo e riconoscerne la funzione; b) eliminazione degli schemi errati di attivazione muscolare e dei compensi patologici; c) rinforzo o rilasciamento dei muscoli perineali in base alla disfunzione o danno presente; d) utilizzo corretto dei muscoli perineali nella quotidianità, acquisizione della capacità di attivazione automatica durante il movimento, la respirazione, il mantenimento delle diverse posture.

Si tratta di una tecnica di terapia fisica strumentale che consente di registrare l’attivazione muscolare volontaria, misurandone l’intensità e la durata, grazie all’utilizzo di sondini endocavitari contenenti elettrodi. Il segnale registrato viene trasformato da un elaboratore in uno stimolo visivo e uditivo, in modo da dare un feedback al paziente rendendolo consapevole dei suoi muscoli pelvici e della loro funzionalità.

E’ un tipo di terapia fisica strumentale eseguita con appositi sondini vaginali o anali e/o elettrodi superficiali, che conducono impulsi elettrici per stimolare la muscolatura a contrarsi.

E’ il dispositivo progettato e prodotto in Italia ideale per la riabilitazione del pavimento pelvico e per l’estetica funzionale. Rappresenta la soluzione indolore e non invasiva per tutte le donne che desiderano rafforzare e tonificare i loro tessuti genitali, al fine di minimizzare i disturbi che influiscono negativamente sia sull’attività sessuale che sullo stile di vita personale. Il sistema è stato progettato per ottenere un’azione sinergica tra Radiofrequenza ed Elettroporazione.

– Radiofrequenza: per mezzo di applicatori esterni ed interni induce un lieve aumento della temperatura tissutale atto a ripristinare le membrane cellulari e stimolare la produzione di collagene;

– elettroporazione: può essere definita come ‘una siringa virtuale’ in quanto un particolare impulso elettromagnetico permette che un principio attivo venga assorbito ‘senza aghi’ per via transdermica.

L’operatore (in questo caso l’Ostetrica) può modulare l’intervento nel rispetto della soggettività; il protocollo terapeutico risultante ha l’obiettivo di aggredire in maniera specifica le varie forme patologiche. Il programma prevede da 6 a 10 sedute settimanali di 20 minuti a seconda della problematica e della risposta individuale.

La ginnastica ipopressiva è il metodo più efficace e sicuro per tonificare i muscoli addominali e pelvici. Indicata per prevenire e contrastare diastasi, incontinenza, ernie, prolassi, addome rilassato, gonfiore, disturbi della menopausa, mal di schiena. Si tratta di un insieme di esercizi posturali che producono stimoli mirati alla muscolatura addominale e pelvica e al sistema respiratorio, tonico e posturale. Con gli esercizi ipopressivi rieduchiamo la muscolatura addominale e pelvica ad attivarsi in modo riflesso e involontario ripristinando così le sue principali funzioni di contenimento e di sostegno.

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